Unieuro, che doccia fredda: Cecina domina davanti ai 2.000 del Palafiera

    Unieuro Forlì – Basket Cecina 60-77 (15-16, 27-37, 45-57)

    Unieuro Forlì: Ferri 2, Vico 13, Pederzini 11, Pignatti 11, Rotondo; Bonacini 4, Rombaldoni 6, Iattoni, Arrigoni 13; Biandolino ne. All. Garelli

    Basket Cecina: Caroti 12, Del Testa 6, Toscano 7, Fratto 8, Medizza 11; Bruni 9, Zaccariello 9, Favilli, Gambolati 15; Pistillo ne. All. Campanella.

    Arbitri: Perocco e Bonotto di Treviso.

    Note: Spettatori 2.000. Usciti per falli Arrigoni, Toscano e Gambolati. Tecnico a Rombaldoni.

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    Che Cecina fosse un osso duro lo si sapeva, lo si era detto, lo si era scritto. Non che si sarebbe presentata al Palafiera a maramaldeggiare, vincendo – anzi, stravincendo – con un ventello limpido e lineare. Guastando la festa ai 2.000 forlivesi (1.150 abbonati!) tornati finalmente a palazzo dopo le sventure dei mesi scorsi, usciti in larga parte delusi più che arrabbiati, per il mancato appuntamento con una vittoria e con la promessa di una stagione ricca di sorrisi, sia pure a latitudini inferiori rispetto a quelle dell’A2.

    Per l’Unieuro è una doccia fredda, ma anche un’occasione importante – sia pur all’interno di una partita che presa a se, nell’economia di una stagione da 40 e passa partite, potrebbe contare poco/niente – per calarsi compiutamente nel “tema” del suo campionato, la Serie B: divisione in cui il blasone, la tradizione, il passato e le onoreficenze vengono domenicalmente prese a schiaffi da intensità, fisicità, gioco sporco, difesa e voglia di vincere.

    Ed è proprio con questi ingredienti che Cecina passa, con piglio e sicurezza, sul parquet romagnolo: lo fa dominando la partita da cima a fondo, nel punteggio ma anche nell’intensità, nello spirito e nella quadratura tecnica. Forlì, che per la verità qualche campanellino d’allarme nel primo tempo di Torino l’aveva fatto suonare, e che pure ben sapeva quanto Cecina fosse spigolosa, finisce ugualmente sorpresa. Perde di fatto Rotondo fin dal principio per problemi di falli, e non è cosa buona, perchè pur non essendo un peso massimo, il lungo siracusano è l’unico in grado di reggere l’urto dei corpulenti Toscano e Medizza. I quali finiranno in doppia cifra di rimbalzi, statistica che a livello di squadra vedrà Cecina chiudere a +16 sulla Pallacanestro 2.015.

    Partita quindi che comincia e si sviluppa per l’Unieuro su un piano inclinato, che diventa ripidissimo nel secondo quarto – dopo un primo che su entrambi i fronti mette a dura prova gli ormai arrugginiti ferri del Palafiera – quando la pressione di Cecina si fa asfissiante, la manovra forlivese involuta, mentre Fratto, Gambolato e Zaccariello trovano spunti importanti per un primo tempo tutto rossoblu (27-37). Alla ripresa, come prima, più di prima: toscani tarantolati, Caroti è un play del 1997 con le idee chiarissime, Bruni graffia dalla panchina, Forlì s’avvita in azioni farraginose e pecca nelle rotazioni difensive, Cecina schizza via addirittura a +21 (28′). In avvio di ultimo periodo, proprio come a Torino, Pederzini e Vico sembrano caricarsi in spalla la squadra, Arrigoni mette il jump-shot del -8 (52-60, 34′) che per un fugace attimo scalda il Palafiera e fa sperare in una possibile, ancorchè difficile, remuntada. Peccato che di fronte non ci siano gli studenti del Cus, ma una Cecina che proprio non ne vuole sapere: Medizza e Zaccariello fanno sempre la cosa giusta… e quando Gambolati – uno che si metterebbe spalle a canestro anche avvicinandosi al bancone del bar per fare colazione – spara la tripla frontale, è evidente che per Forlì non ce n’è e non ce ne può essere.

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    Area Comunicazione
    Pallacanestro Forlì 2.015